Abstract in lingua italiana
L’impiego delle pinne corte nel nuoto competitivo è sempre più diffuso come strumento per migliorare la performance, grazie a un incremento della propulsione e a un perfezionamento della tecnica. Questo studio analizza gli effetti biomeccanici e fisiologici dell’utilizzo delle pinne corte in 11 nuotatori maschi esperti, valutando le variazioni in forza, velocità e frequenza della gambata. Sono stati eseguiti tre test standardizzati (test di forza tethered, sprint sui 25 metri e protocollo di potenza semi-tethered), con e senza pinne. I risultati mostrano un incremento del 119% della forza e un miglioramento del 35,3% della velocità, accompagnati da una leggera riduzione della frequenza della gambata. I dati supportano l’efficacia delle pinne corte nell’indurre condizioni di ipervelocità, utili a migliorare la coordinazione della bracciata con un minor carico neuromuscolare. L’utilizzo improprio, soprattutto nei meno esperti o in stili non compatibili come la rana, può tuttavia compromettere l’esecuzione tecnica. Le pinne corte rappresentano dunque un valido ausilio per l’allenamento tecnico e motorio nel nuoto, in particolare nello stile libero, dorso e delfino.
Abstract in lingua inglese
The use of short fins in competitive swimming has gained prominence as a tool to enhance performance through improved propulsion and technique. This study investigates the biomechanical and physiological effects of short fin usage in trained male swimmers (n=11) by evaluating changes in force, velocity, and stroke frequency. Three standardized tests (tethered force test, 25-meter sprint, and semi-tethered power protocol) were performed with and without short fins. Results revealed a 119% increase in produced force and a 35.3% improvement in swimming velocity when using fins, though stroke frequency slightly decreased. These findings support the efficacy of short fins in inducing states of hypervelocity, enabling athletes to optimize stroke coordination with reduced neuromuscular load. However, overuse or misuse, particularly in less experienced swimmers or incompatible strokes like breaststroke, may impair technical execution. Short fins thus represent a valuable training aid for enhancing swimming-specific motor patterns, especially in freestyle, backstroke, and butterfly.
Keywords
IT: pinne corte, biomeccanica del nuoto, propulsione, allenamento natatorio, ipervelocità
EN: short fins, swimming biomechanics, propulsion, swim training, hypervelocity
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