Abstract in lingua italiana
La caffeina, una metilxantina ampiamente consumata, esercita effetti fisiologici significativi che vanno oltre la nota stimolazione del sistema nervoso centrale. Questa revisione analizza la letteratura scientifica attuale sul potenziale ergogenico della caffeina negli sport di resistenza e di potenza. Dopo somministrazione orale, la caffeina è rapidamente assorbita e metabolizzata nel fegato in dimetilxantine attive—paraxantina, teobromina e teofillina—che contribuiscono ad aumentare la lipolisi, la termogenesi e la broncodilatazione. La sostanza inibisce la fosfodiesterasi, incrementando i livelli intracellulari di cAMP e favorendo la glicogenolisi. I dati indicano che la caffeina può ritardare significativamente l’insorgenza della fatica, migliorare il consumo massimo di ossigeno (VO₂max) e aumentare la forza muscolare nei soggetti allenati. Tuttavia, l’efficacia è modulata da fattori individuali quali il somatotipo, la tolleranza e il livello di allenamento. Sebbene generalmente sicura a dosi di 3–6 mg/kg di peso corporeo, dosi elevate possono indurre ansia, insonnia, diuresi e stress cardiovascolare. Nonostante alcuni risultati contrastanti, l’insieme delle evidenze supporta l’impiego moderato della caffeina come strategia ergogenica sotto condizioni controllate. Una valutazione personalizzata è fondamentale, soprattutto nelle popolazioni atletiche d’élite, per ottimizzare i benefici minimizzando i rischi.
Abstract in lingua inglese
Caffeine, a widely consumed methylxanthine, exerts notable physiological effects that extend beyond its well-known central nervous system stimulation. This review evaluates current scientific literature on caffeine’s ergogenic potential in both endurance and strength sports. Following oral administration, caffeine is rapidly absorbed and metabolized in the liver to active dimethylxanthines—paraxanthine, theobromine, and theophylline—which contribute to increased lipolysis, thermogenesis, and bronchodilation. The substance inhibits phosphodiesterase, elevating intracellular cAMP levels and thereby enhancing glycogenolysis. Data indicate that caffeine can significantly delay fatigue, improve maximal oxygen consumption (VO₂max), and enhance muscular strength in trained subjects. However, efficacy is modulated by individual factors including somatotype, tolerance, and training level. While typically safe at 3–6 mg/kg body weight, excessive doses may lead to adverse effects such as anxiety, insomnia, diuresis, and cardiovascular stress. Despite mixed results across studies, the overall body of evidence supports the use of moderate caffeine intake as a performance-enhancing strategy under controlled conditions. Personalized assessment is critical, particularly in elite athletic populations, to optimize benefits while minimizing risks.
Keywords
IT: caffeina, aiuto ergogenico, performance di resistenza, lipolisi, sistema nervoso centrale
EN: caffeina, aiuto ergogenico, performance di resistenza, lipolisi, sistema nervoso centrale
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