Alcol e attività sportiva, tra benefici ipotetici e rischi reali

Rubrica: Dal Web

Tra i gruppi alimentari convenzionalmente utilizzati in ambito nutrizionale l’alcool non compare, né abitualmente si fa riferimento all’alcool quando si parla di prodotti legati all’attività sportiva. Tuttavia l’uso di alcolici è una pratica consolidata anche presso gli sportivi e sarebbe opportuno considerare gli effetti e le ripercussioni che questo può avere sia per quanto riguarda la performance sia per quanto attiene in senso più generale alla condizione di forma e benessere fisico.

Alcol: cos’è e dove si trova

Citando l’alcol si fa riferimento all’alcol etilico (o etanolo) un composto a base di carbonio, idrogeno e ossigeno, pertanto quando si citano le bevande alcoliche ci si riferisce a tutte quelle che contengono alcol etilico, la cui presenza quantitativa è variabile a seconda della tipologia di prodotto ed è indicata in termini percentuali rispetto a 100ml. Le bevande alcoliche possono essere ottenute con processi di fermentazione, come nel caso del vino, di distillazione come nel caso della grappa, o di miscelazione come nel caso dei liquori.

L’alcol ha delle chiare e rapide interferenze con il sistema nervoso, influenza l’umore e abbassa i freni inibitori svolgendo un’attività depressiva sul cervello, il suo metabolismo compete al fegato che procede all’eliminazione dell’alcol nella misura media di una unità per ciascuna ora. Per unità di alcol si fa riferimento a 8g, pertanto a seconda della bevanda introdotta una unità può essere contenuta in quantitativi completamente differenti di prodotto (es. un bicchiere di vino o piccole dosi di superalcolico).

L’alcol ha una serie di azioni positive sull’organismo correlate ad un suo moderato impiego e una lista estremamente maggiore di effetti negativi correlati con un uso eccessivo, agli effetti positivi e intrinseci dell’alcool possono sommarsene di ulteriori relativi alla bevanda utilizzata, soprattutto per quanto riguarda il vino. Come anticipato, effetti positivi ed effetti avversi sono da tenere in considerazione sia per quanto riguarda un approccio salutistico all’alimentazione che per quanto attiene all’uso di alcolici da parte di soggetti sportivi.

Rischi e benefici dell’alcol

I principali benefici sono ascrivibili all’ambito cardiocircolatorio, in associazione ad una alimentazione adeguata e regolare attività fisica, modesti quantitativi di alcol possono potenziare gli effetti connessi alla prevenzione e riduzione di patologie coronarie e con i livelli del colesterolo cosiddetto “cattivo”.

Sul fronte dell’abuso può certamente incrementare in modo significativo diverse forme tumorali del tratto gastro-intestinale, del seno, della bocca, dell’esofago e della faringe, oltre a poter danneggiare organi specifici come il fegato, produrre ulcere gastriche e danni correlati a ipovitaminosi.

Sotto il profilo calorico ciascun grammo di alcol fornisce circa 7 kcal, spesso definite “calorie vuote” poiché l’etanolo non apporta alcun beneficio plastico ma prettamente energetico e il suo stesso impiego richiede un sistema enzimatico che ha molti fronti critici sotto il profilo dell’efficienza e dalla saturazione anche a basse dosi. La situazione diviene ancor più complessa tenuto conto che l’ossidazione dell’etanolo riduce quella degli acidi grassi determinando inevitabilmente un accumulo lipidico nel soggetto e quindi una maggiore esposizione al rischio di sovrappeso.

Pur conservando i limiti, i rischi ed evidentemente qualche beneficio correlato al modico introito di bevande alcoliche, certamente il vino e la birra godono di specifiche virtù che dovrebbero indurre ad una predilezione di questo genere di bevande piuttosto che di altre con pari o superiore contenuto alcolico.

Per quanto attiene alle capacità dell’alcol di agire positivamente abbassando il rischio di mortalità per eventi cardiocircolatori avversi (es.: infarto, ictus, aneurismi ecc.) ma anche per patologie non direttamente riconducibili all’ambito cardiovascolare, il rapporto è di tipo dose-dipendente, con un massimo effetto positivo (30% di effetto protettivo in più rispetto agli astemi) riscontrabile con una assunzione media giornaliera compresa tra 24 e 36 grammi di etanolo[1], pari a 3-4,5 unità di alcol ovvero nel caso del vino 2 o 3 bicchieri medi.

Come calcolare i grammi di alcol assunti

Il calcolo esatto può essere svolto nel modo che segue e vale per qualsiasi bevanda alcolica:

1000 x % di alcol nella bevanda x 0,8 (peso specifico dell’alcol) = grammi di alcol per litro di bevanda

Ad esempio nell’ipotesi di un vino con una percentuale di alcol pari al 12,5% il calcolo da fare è il seguente:

1000 x 12,5% = 125 (ml di alcol per litro di vino); 125 x 0,8= 100g di alcol per litro

Per restare nel range massimo di assunzione finalizzato a beneficiare dell’alcol assunto occorrerà non superare i 240ml-360ml quotidiani, misure che corrispondono più o meno al cosiddetto quartino o a una mezzina (bottiglia piccola di vino)  e a patto di non introdurre ulteriori bevande alcoliche.

Incrementando anche di poco l’introduzione di alcol si perde ogni beneficio e aumentano rapidamente gli effetti avversi che vanno dall’insorgenza di alcune forme tumorali all’incremento di fenomeni cardiocircolatori negativi.

Effetti avversi, allergie e additivi nelle bevande alcoliche

L’etanolo può essere anche alla base di reazioni avverse a farmaci e alimenti, trascurando l’ambito farmacologico la presenza di alcol può scatenare reazioni nel caso di assunzione di cibi contenenti istamina. Alcuni alimenti contengono istidina un aminoacido che, sotto l’azione di lieviti e batteri o ad opera della flora batterica intestinale, può essere convertito in istamina. L’istamina è degradata dal sistema enzimatico delle diaminossidasi (DAO) rispetto alle quali l’alcol agisce in termini competitivi, la conseguente difficoltà di degradazione dell’istamina può provocare asma, tachicardia e altri spiacevoli effetti.

Inoltre le bevande alcoliche, e il vino in particolare, possono contenere in misura variabile additivi che vengono aggiunti con scopo antiossidante, sono indicati in etichetta e possono a loro volta scatenare effetti avversi. Si tratta in particolare dei solfiti la cui dose giornaliera accettabile è di 0,7 mg/Kg di peso corporeo, soglia pericolosamente raggiungibile con vini che contengono solfiti in larga misura ma anche dal contemporaneo consumo di altri prodotti alimentari addizionati con solfiti (compresi alcuni succhi di frutta).

Gli effetti dell’alcol sulla pratica sportiva e sul testosterone

L’alcol determina effetti su più fronti per quanto attiene la performance sportiva ma, come per i sedentari, la chiave di tutto è da ricercare nella quantità e nella frequenza di utilizzo. Relativamente al testosterone ne inibisce gravemente il rilascio con le note conseguenze relative al recupero e alla sintesi proteica, giungendo a compromettere del tutto gli effetti dell’allenamento. Incrementa le difficoltà di trasporto e impiego del ferro oltre alla funzionalità mitocondriale, compromettendo in questo caso le performance aerobiche. Situazione resa ancora più grave nei casi in cui l’impiego di alcol avvenga in tempi prossimi alla prestazione ovvero non adeguati alla sua completa metabolizzazione, in questo caso è compromessa anche la gluconeogenesi a partire da strutture aminoacidiche complicando anche l’apporto energetico. Sempre in questa eventualità, a causa della vasodilatazione indotta dall’etanolo, è necessario un meccanismo di compenso da parte del cuore che risponderà con una frequenza cardiaca maggiore sia nel soggetto a riposo che nel corso di attività fisiche, evento che nel lungo periodo può tradursi anche con l’insorgenza di uno stato ipertensivo.

L’alcol determina un marcato rischio di disidratazione, la sua assunzione infatti inibisce la produzione di vasopressina (ADH) con azione antidiuretica, conseguentemente la diuresi è aumentata e con essa l’eliminazione di liquidi e il rischio di disidratazione.

Anche a livello di coordinazione è evidente come l’alcol comprometta significativamente tale capacità assieme a quella di concentrazione, ma in questo caso si fa riferimento all’impiego di alcol in prossimità dell’attività stessa, circostanza che tra l’altro provoca anche un “ritardo” tra l’invito alla contrazione da parte dei centri superiori e la fase effettrice da parte del muscolo.

In altri termini avvicinandosi ai parametri limite già indicati, e probabilmente anche per valori assai minori, l’alcol compromette la totalità degli elementi utili alla performance sportiva, sia per quanto riguarda un suo consumo cronico che saltuario. Le uniche discipline che potrebbero avere un effetto “migliorativo” sono quelle in cui l’azione calmante di piccole dosi migliora l’esito di una competizione, ad esempio nel tiro con l’arco dove può ridurre anche i fisiologici tremori che potrebbero compromettere la precisione del tiro. Va da se che questo tipo di interferenza non ha nulla a che vedere con adattamenti fisiologici classicamente ricercati e ascrivibili alla pratica sportiva.

La superiorità del vino rispetto alle altre bevande alcoliche

Varie volte si è citata una sorta di “superiorità” del vino tra le bevande alcoliche, questo tipo di supporto è correlato con la presenza di polifenoli che appartengono all’ampia famiglia dei composti fitochimici aventi tra l’altro azione antiossidante e probabilmente antitumorale. Spicca la presenza di antocianidine, proantocianidine, flavonoli, fenoli e, soprattutto, resveratrolo. Quest’ultimo, almeno da quelli che sono gli studi in vitro, inibisce la proliferazione tumorale e induce il suicidio programmato (apoptosi) delle cellule cancerose della prostata e della mammella. È tuttavia da interpretare questo effetto nel giusto modo, tenuto conto che l’impiego di vino in ottica preventiva o terapeutica non ha alcun tipo di valenza scientifica, semplicemente all’interno di una alimentazione corretta e una regolare attività fisica, l’uso parsimonioso del vino in virtù del contenuto alcolico e di altri elementi come quelli citati può coadiuvare una buona condizione di salute.

Alcol e testosterone, ulteriori interazioni

Tornando all’interazione alcol-testosterone, relativamente alla quale è già stato affermato essere di tipo negativo, sono in ogni caso da sottolineare alcuni aspetti. In primo luogo gli studi spesso citati a conferma di questo effetto avverso sono quelli concernenti i danni alle cellule di Leyding, cellule testicolari preposte alla produzione di testosterone. Tali studi tuttavia hanno riguardato l’impiego di forti quantitativi di alcol dai quali è emersa l’influenza negativa rispetto alla sintesi ormonale anche a carico di ipotalamo e ghiandola pituitaria. Con questo non si intende scagionare l’alcol da una sua interferenza negativa rispetto alla sintesi ormonale, quanto mettere in guardia dalle semplificazioni che spesso possono creare eccessivo allarmismo. Come per altro può accadere sul versante opposto ritenendo il vino un toccasana in quanto contenente resveratrolo o, anche in relazione allo stesso testosterone, leggendo studi dai quali si evince che la sua biodisponibilità risulta aumentata assumendo alcol nel post work-out[2]. Anche in questo caso occorre fermarsi a leggere e interpretare con maggiore attenzione quanto emerge dallo studio poiché l’aumentata biodisponibilità sembra derivare da una minore captazione del testosterone a causa dell’influenza negativa dell’alcol sui recettori cellulari, evento che non può certamente essere considerato positivo e che anzi si somma in termini negativi al primo effetto già descritto.

L’utilizzo alternativo (e salutare) della birra

Un uso alternativo e certamente salutistico di un’altra bevanda alcolica, in particolare la birra scura, è quello della marinatura della carne per qualche ora prima della cottura alla griglia. Questo tipo di cottura infatti induce la presenza di idrocarburi policiclici aromatici nel fumo che si genera dalla combustione dei grassi e che poi si fissa sulla carne, si tratta sostanze che reagiscono facilmente col DNA favorendo la nascita di tumori soprattutto a livello colon-rettale. E’ stato verificato sperimentalmente che la preventiva marinatura è in grado di ridurre in modo significativo la presenza di idrocarburi policiclici aromatici[3].


  • [1] Cozzani I., Dainese E., Biochimica degli alimenti e della nutrizione, ed. Piccin, Padova, 2006
  • [2] Vingren JL1, Et. Al; Postresistance exercise ethanol ingestion and acute testosterone bioavailability; Med Sci Sports Exerc. 2013 Sep;45(9):1825-32.
  • [3] Olga Viegas et. Al; Effect of Beer Marinades on Formation of Polycyclic Aromatic Hydrocarbons in Charcoal-Grilled Pork; J. Agric. Food Chem., 2014, 62 (12), pp 2638–2643

Condividi su:

Cerca
Keywords
In Evidenza
Pubblicazioni
Tag
abilità achilles tendon Acido Alfa Lipoico acidosi adapted activity adattamenti fisiologici adattamenti neuromuscolari additivi alimentari adipose tissue adolescence adolescenza aerobic exercise Aerobic training afa affondi agenti anabolizzanti aiuti ergogenici aiuto ergogenico Alcohol alcol alimentazione allenamento allenamento a bassa intensità allenamento a circuito Allenamento aerobico allenamento calistenico allenamento con sovraccarichi allenamento contro resistenza allenamento coordinabolico Allenamento della forza allenamento di resistenza allenamento donne allenamento eccentrico allenamento femminile allenamento funzionale allenamento integrato allenamento intervallato ad alta intensità allenamento polarizzato allenamento respiratorio allenamento tabata allenamento tradizionale allenamento unilaterale allergia alimentare allineamento posturale allineamento spinale alpha-lipoic acid amino acids aminoacidi a catena ramificata amminoacidi anabolic agents anaerobic threshold anafilassi analisi del passo anatomia del piede anoressia anoressia nervosa anorexia anorexia nervosa ANOVA anthropometry anti-doping regulation antiossidante antiossidanti antioxidant antioxidant defense antioxidants antropometria appoggio plantare arti marziali asana asimmetria posturale asimmetrie funzionali athletic performance athletic preparation attaccamento attachment attendibilità attivazione metabolica attività adattata attività fisica attività motoria adattata autismo auto-massaggio autonomic nervous system autostima avvocato balance baseball Benefici psicosociali benessere materno benessere psicofisico biogenesi mitocondriale biomeccanica biomeccanica del nuoto biomechanics blood flow restriction blood pressure control BMI body building body composition body image Body Mass Index bone density branched-chain amino acids breathing breathing efficiency bulimia bulimia nervosa caffeina caffeine calcio calcio giovanile calistenico calisthenics camminare cancro capacità condizionali capacità motorie carbohydrates carboidrati cardiologia cardiometabolic risk cardiovascular endurance cardiovascular risk carenze nutrizionali carriera sportiva catena cinetica catene cinetiche cedimento muscolare central nervous system cerotto neuromuscolare certificato medico chinesiologo ciclo mestruale circonferenza vita circuit training circuito di allenamento classical dance coach cognitive function complementary therapy composizione corporea conditioning contraindications controindicazioni controllo glicemico controllo posturale controllo pressorio controllo respiratorio coordinabolic training coordination coordinazione coordinazione motoria coordinazione neuromuscolare corpi chetonici correzione posturale covid 19 creatina creatine crioterapia cross-education cryotherapy cycling economy cycling endurance dance dancer danza danza classica danzatore DCA definizione muscolare densità ossea deprivazione del sonno developmental age deviazioni fisiologiche diabete di tipo 2 diaframma diaphragm diet dieta dieta vegetale dietary supplements diete difesa antiossidante digital platform dimagrimento dipendenza da esercizio disabilità intellettiva disfunzione erettile dislipidemia disturbi alimentari disturbi del comportamento alimentare doping doping genetico doppio compito down syndrome dual-task dyslipidaemia eating disorders eccentric training economia del gesto educazione al movimento efficienza respiratoria electromyography elettromiografia elettromiografia di superficie elevation mask emotional regulation endocrine function endurance endurance and strength performance endurance performance energy metabolism epoc equilibrio ergogenic aid ergogenic aids esercizio aerobico esercizio contro resistenza esercizio fisico esercizio preventivo esercizio terapeutico età evolutiva eustress exercise addiction exercise fatigue exercise intensity explosive strength fascial system fat loss fat mass fat oxidation fatica da esercizio fitness fitness funzionale fitness metabolico fitness psychology fitness supplements flat-foot flatfoot flessibilità metabolica flow foam roller foam rolling food additives foot anatomy forza forza esplosiva forza isometrica forza massimale frequenza cardiaca fruttosio functional asymmetries functional fitness Functional tests functional training funzione cognitiva funzione endocrina funzione immunitaria gait analysis gene doping ghiaccio ghrelin glicogeno glucose metabolism glutamine glutammina glycemic control glycemic index glycogen golf gravidanza grelina growth hormone heart rate variability high-intensity interval training HIT hormonal response hydroxytyrosol hyperglycaemia hypertension hypertrophy hypervelocity ice ideale di magrezza ideomotor imagery idrossitirosolo IMC immagine corporea immune function inclusion inclusione indice glicemico individual variability infiammazione inflammation influenza dei media infortuni ingredient safety injury injury prevention insulin resistance insulin sensitivity insulin-mimetic insulino-mimetico insulino-resistenza int integrated training integratori integratori dietetici integratori per il fitness integrazione integrazione proteica integrazione sensoriale integrazione sportiva intellectual disability intensità intensità dell’esercizio intensity interval training intolleranza alimentare ipercapnia ipercifosi dorsale iperglicemia ipertensione ipertensione polmonare ipertrofia ipertrofia muscolare ipervelocità isometric strength kettlebell swing kinetic chain kinetic chains lactate threshold leptin leptina lipid metabolism lipolisi lipolysis low carb low-load training malattie croniche marathon maratona mascherina massa grassa massa muscolare massaggio maternal wellness maximal strength media influence mental training metabolic activation metabolic demand metabolic fitness metabolic flexibility metabolic rate metabolic regulation metabolic stimulation metabolic stress metabolic syndrome metabolism metabolismo metabolismo energetico metabolismo glucidico metabolismo lipidico metabolismo post-esercizio microcarichi micronutrient deficiency mitochondrial biogenesis monitoraggio monitoring motivazione motor coordination motor development motor skills movement education mtor multivitaminici muscle hypertrophy muscle mass muscle recovery muscle repair music musica myofascial release neurocognitive recovery neuromotor synergy neuromuscular adaptations neuromuscular coordination neuromuscular tape neuroni specchio neuroscienze non-pharmacological therapy nuoto nutrizione sportiva obesità occlusione vascolare olive polyphenols ormone della crescita ormoni peptidici ortoressia ossidazione dei grassi ossido nitrico ossitocina osteopathy osteopatia osteoporosi osteoporosis overloads overtraining oxidative stress oxytocin paramorfismi paramorphisms peptide hormones perceived exertion percezione dello sforzo perdita di grasso performance performance atletica performance di resistenza performance sportiva periodization periodizzazione periodizzazione dell'allenamento peripheral heart action personal trainer physical activity physical exercise physiological adaptations physiological deviations piattaforma digitale piede piede piatto pilates pilates in acqua pinne corte plant-based diet plantar support plicometria plicometry polarized training polifenoli dell’ulivo popolazioni speciali post-exercise metabolism postmenopausa postmenopause postura postura e piede postural postural alignment postural assessment postural asymmetry postural re-education postural taping posturale posture posture correction posturologia posturology pregnancy preparatore fisico preparazione atletica prestazione prestazione in resistenza e potenza prevention preventive exercise prevenzione prevenzione degli infortuni prevenzione infortuni primary school problemi posturali productivity produttività Promozione della salute propoli proprioception propriocezione propulsion propulsione protein supplementation protein synthesis proteine proteins protocolli riabilitativi psicocibernetica psicologia psicologia del fitness psicologia dello sport psychology psychophysical well-being Psychosocial benefits psychosocial stress pulmonary hypertension rappresentazione motoria ideativa reactive oxygen species recovery recupero recupero cardiaco recupero muscolare recupero neurocognitivo regolamentazione antidoping regolazione emotiva regolazione metabolica rehabilitation protocols reliability resistance exercise resistance training resistenza resistenza cardiovascolare resistenza nel ciclismo respiratory control respiratory training respirazione reward riabilitazione chirurgica riabilitazione motoria richiesta metabolica ricompensa rieducazione posturale rilascio miofasciale riparazione muscolare riposo risarcimento rischio rischio cardiometabolico rischio cardiovascolare risposta ormonale ritardo mentale ritmo circadiano rom running salute lavoro scheda di allenamento schemi neuromuscolari sclerosi multipla scoliosi scoliosis scuola primaria sedentarietà sedentary behavior self-esteem self-massage senior sensibilità all’insulina sensibilità insulinica sensory integration session rpe set-point short fins sicurezza degli ingredienti sildenafil sindrome di down sindrome metabolica Sindrome Miositica di Tensione sinergia neuromotoria sintesi proteica sistema fasciale sistema immunitario sistema nervoso autonomo sistema nervoso centrale sistema tonico posturale skills sleep deprivation Small Sided Games SMT soglia anaerobica soglia del lattato soglia lattacida sovraccarichi sovrallenamento sovrappeso specie reattive dell’ossigeno spinal alignment sport sport and health sport career sport e salute sport nutrition sport psychology sports nutrition sports performance sports supplementation squat stabilometria stabilometry stimolazione metabolica strenght training strength strength coach Strength training stress metabolico stress ossidativo stress psicosociale supplementation surface EMG surgical rehabilitation Sviluppo motorio swim swimming swimming biomechanics tabata training tactics talk test taping taping posturale tapis roulant tattica tendine d'achille terapia complementare terapia non farmacologica tessuto adiposo Test funzionali therapeutic exercise thinness ideal thoracic hyperkyphosis time under tension toga tonic postural system tossicologia toxicology traditional training training training periodization trigger point trigger points tut type 2 diabetes unilateral training uova vaccino Valutazione motoria e posturale valutazione posturale variabilità della frequenza cardiaca variabilità individuale vasodilatazione vasodilation vegetarianesimo vegetarianism vibrazioni vigoressia vo₂max waist circumference web WHR workplace health youth football