La vigoressia è un disturbo del comportamento che colpisce un numero crescente di persone in Italia, secondo il recente studio di seguito riportato si stima che ne siano affette oltre 60.000 persone. Il problema non si esaurisce con atteggiamenti maniacali rispetto alla propria condizione fisica, circostanza già sufficientemente grave, ma determina una serie di condotte che portano dall’isolamento sociale alla compromissione della propria salute fisica con l’impiego di un’alimentazione e regimi allenanti che nulla hanno a che vedere con il fitness e la scienza dell’allenamento.
Le persone affette da vigoressia manifestano una dipendenza compulsiva dall’attività sportiva, una dipendenza così forte da poter stravolgere le abitudini di chi ne è colpito al pari di qualunque altra dipendenza, col vantaggio di riuscire a mascherarsi dietro una delle abitudini di vita più salutari e consigliate che vi siano: l’attività sportiva. Una dipendenza così marcata che qualsiasi elemento appaia come un pericolo per la propria muscolatura viene messo in discussione compresa, nei casi più eclatanti, la sessualità nella coppia, ritenuta una sorta di spreco di ormoni utili ai fini del pompaggio muscolare. Una muscolatura che svolge il ruolo di corazza ed è al contempo percepita come elemento per l’affermazione della propria mascolinità.
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Esperto in metodologia dell’allenamento e nutrizione applicata alla pratica sportiva.
Abilitato alla professione di Biologo Nutrizionista.
Direttore responsabile della rivista Scienza e Movimento
Professore a contratto: corso di laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Foggia.
Professore a contratto: Master in Rieducazione Funzionale e Posturologia Applicata presso la facoltà di Scienze Motorie Università di Urbino
Fondatore e attuale Responsabile della formazione e divulgazione scientifica di: NonSoloFitness
Dottore Magistrale in: Scienze della Nutrizione Umana, e in Scienze Motorie.