EMS: FORZA RESISTENTE E COMPOSIZIONE CORPOREA
La stimolazione elettrica soprattutto quella a bassa frequenza (a meno di 1 kHz) è utilizzata in numerosi campi, che comprendono sia applicazioni mediche e terapeutiche, sia applicazioni sportive e funzionali.
Altri settori di applicazione sono la riduzione della tensione, il rilassamento muscolare e il massaggio.
L’allenamento full body con EMS è una forma di allenamento molto interessante, poiché tutti i gruppi muscolari possono essere stimolati a vari livelli.
Ciò procura un’elevata flessibilità nel controllo dell’intensità di allenamento per singoli gruppi muscolari, e riduce il tempo di allenamento (da 15 a 20 minuti)
Con l’allenamento full body con EMS a bassa frequenza si possono perseguire vari obiettivi, pertanto questo metodo di allenamento è utile in uguale misura sia per atleti amatoriali sia per quelli agonistici ad alto livello.
Numerosi studi hanno dimostrato che l’elettrostimolazione muscolare, come metodo di allenamento, può essere efficacemente utilizzata anche per aumentare la forza e la resistenza muscolare sia negli individui non allenati sia in quelli orientati al fitness.
Specialmente nell’allenamento della forza, l’EMS potenzia le contrazioni muscolari volontarie, sia statiche (isometriche) in una data posizione, sia dinamiche per una specifica escursione articolare (ROM) [2].
STATO ATTUALE DELLA RICERCA
Nello studio (Wolgang Kemmler et all. 2013), è stato valutato come L’EMS whole body possa migliorare la composizione corporea, forza e densità ossea in soggetti sarcopenici. Sono state prese settantasei donne magre e non sportive (75 ± 4 anni), assegnate a un gruppo WB-EMS (WB-EMS, n = 38) che hanno eseguito 18 minuti di WB-EMS (bipolare, 85 Hz) con 3 sessioni in 14 giorni (1,5 sessioni / settimana).
E’ stato preso un gruppo di controllo con donne semi-attive (aCG, n = 38), valutando la composizione corporea mediante assorbimetria a raggi X, più la forza massima valutata usando tecniche isometriche per tronco e gambe.
Dopo 54 settimane alla fine del protocollo, è stato evidenziato un miglioramento in entrambe i gruppi, con modificazione della componente forza e composizione corporea. Considerando l’efficacia clinica e l’impatto della sarcopenia sulla qualità di vita e la buona accettazione di questa tecnologia nel gruppo delle donne anziane non sportive, è possibile affermare che l’allenamento con l’elettromiostimolazione può essere meno spiacevole rispetto a protocolli convenzionali.
La metodica è stata oltremodo applicata nel calcio professionistico, nello studio di (Heinz Klainoder et all. 2013) è stato osservato come i risultati sottolineano l’importanza della forza massima per quanto riguarda le azioni in velocità specifiche del calcio [4,5,]. L’incremento significativo della forza massima in questo studio si riflette in uno sviluppo positivo, significativo di forza del salto, velocità dell’allungo e velocità del tiro. Alcuni autori motivano l’aumento della forza massima grazie all’EMS e l’aumentata velocità di movimento ed esplosività che ne deriva da un migliorato del direzionamento della muscolatura e da un reclutamento privilegiato delle fibre muscolari rapide di tipo II. Attraverso un periodo di studio di 18 settimane non si è potuto documentare alcun aumento significativo del peso corporeo e del volume muscolare. Un incremento della forza massima senza crescita muscolare indica allo stesso modo un accresciuto adattamento neuronale. Sostiene ugualmente questa opinione, il fatto che non vi è alcuna reazione significativa dell’IGF-1, che può essere un indicatore per la struttura muscolare, allo stimolo dell’allenamento con EMS. L’allenamento con EMS associato ai contenuti dell’allenamento specifici per il calcio può integrare la struttura abituale del carico in questo sport e, di conseguenza, consentire incrementi prestazionali anche ad atleti ancora altamente allenati.
I risultati dimostrano che il rendimento specifico di calciatori professionisti può essere elettivamente incrementato con sole 2 unità di allenamento full body con EMS di 12 minuti ciascuna oltre a 6-7 unità di allenamento calcistico settimanali. Grazie al risparmio di tempo e all’efficacia, il full body con EMS è un’alternativa molto promettente all’allenamento della forza tradizionale nello sport ad alte prestazioni. Per motivare nel dettaglio ulteriori effetti del full body con EMS sul rendimento, l’azione terapeutica di questo metodo di allenamento sul piano cellulare è attualmente in corso di esame in altri studi presso la Scuola Superiore Tedesca di Sport di Colonia.
L’EMS a bassa frequenza può essere efficacemente utilizzata anche per aumentare la forza sia negli individui non allenati sia in quelli orientati al fitness. Il miglioramento medio della massima forza isometrica dopo l’allenamento con EMS per soggetti non allenati era pari al 23,5%. Si dovrebbe sottolineare che questo tipo di allenamento non provoca l’elevato stress articolare associato all’allenamento meccanico, che lo sforzo può essere variato dolcemente, e che l’allenamento in posizioni angolate variabili può essere compiuto senza sforzo. Sono inoltre possibili combinazioni con altri metodi di allenamento della forza. L’allenamento misto (ipertrofia da macchina) combinato con EMS mostra i maggiori effetti sulla forza massima (Kreuzer et al. 2006). L’allenamento isocinetico (eccentrico e concentrico) combinato con EMS aumenta la massa muscolare del 10% circa in otto settimane (Ruther et al. 1995; Stevenson et al. 2001).
In sport agonistici ad alto livello, gli atleti allenati di vari sport hanno presentato la massima forza isometrica aumentata tra il 15% e il 40%, con una media del 32,6% (Filipovic et al. 2011). Nuotatori agonisti hanno conseguito miglioramenti della MCV (massima contrazione volontaria) in contrazioni eccentriche e concentriche del muscolo grande dorsale e del quadricipite femorale e un miglioramento dei tempi nel nuoto a stile libero (Pichonet al. 1995). Per quanto concerne velocità di contrazione e prestazioni, diversi autori confermano un effetto positivo sulla velocità di contrazione (Alon et al. 1987, Balogunet al. 1993, Cabric et al. 1987). Inoltre, gruppi di allenamento con EMS hanno dimostrato un notevole progresso in termini di velocità dei movimenti, migliorando così in modo significativo le prestazioni (Kleinöder 2007). Una combinazione di allenamento classico della forza (ipertrofia) e allenamento con EMS aumenta entrambi i fattori prestazionali (velocità dei movimenti e forza) (Cabric et al. 1987; Dörmann 2011). Ciò è particolarmente significativo per le prestazioni sportive, come la velocità, il fattore decisivo in molti sport, che può essere migliorato in un breve periodo di tempo.
Esaminando le prestazioni di sprint e salto dopo l’allenamento con EMS, gli studi in materia dimostrano incrementi di velocità del 3,1% in un periodo di tre settimane per atleti impegnati in sport agonistici ad alto livello. Brocherie et al. hanno migliorato tempi di sprint su 10 m per giocatori di hockey su ghiaccio del 4,8%. Nel nuoto, il tempo sui 25m è stato ridotto dell’1,3%, e il tempo nei 50 m a stile libero dell’1,45% (Pichon et al.1995). Nell’allenamento della forza combinato (pliometrica/EMS), ( Herrero et al. 2006) hanno conseguito una riduzione del 2,3% del tempo dello sprint sui 20 m in soggetti non allenati. La capacità di salto dopo l’allenamento con EMS ha dimostrato miglioramenti compresi tra il 2,3% e il 19,2% dopo l’allenamento isometrico con EMS (media del +10%), e tra il 6,7% e il 21,4% dopo l’allenamento dinamico con EMS (Babault et al. 2007, Kots et al. 1971, Mafuletti et al. 2000, Paillard 2008).
Dopo l’allenamento con EMS combinato con l’allenamento classico della forza, la letteratura indica miglioramenti delle prestazioni di salto medie dell’11,2 ± 5,5% (Mafuletti et al. 2000, Herrero et al. 2006)
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Abstract of the article in English
The experimental work carried out in this study led to a series of results, through the analysis of the parameters measured before, during and after the training period. All taking into account the explosive, resistant strength and analysis of body composition. Resistance strength tests show a non-statistically significant increase in the isometry test. In the squat jump to exhaustion it is possible to observe a more evident improvement, but also not significant. In the tests of explosive strength it is evident how the results, both in Seargent and in the long jump, tend to have a positive ‘trend’, but also in this case not statistically significant, especially in the second case. For the analysis of body composition, it is possible to see how there is a slight decrease in body weight, with a slight increase in lean mass and a slight decrease in fat mass. In conclusion, the EMS protocol administered with this duration, volume and frequency was encouraging with regard to obtaining more evident modifications on explosive strength, resistance and body composition. It is important to specify that the results obtained have been influenced by the relative